16 ago 2018

Treviso, bomba esplode nella sede della Lega. Salvini: «Cercano di fermarci ma non ci fanno paura»

Preso di mira lo storico quartier generale del Carroccio, il K3. Gli artificieri hanno disinnescato un secondo ordigno. La rivendicazione di una sigla anarchica su Internet.
TREVISO Esplosione a Villorba, in provincia di Treviso, all’esterno della sede della Lega. Secondo quanto si è appreso non ci sarebbero feriti. Gli ordigni, posizionati a pochi passi dallo stabile che ospita il partito (conosciuto in città come K3) sono due. Per questa ragione sul posto stanno operando gli artificieri che hanno provveduto al disinnesco del secondo. Sul posto oltre alla Polizia di Stato, anche i vigili del fuoco e il 118. La sede del partito è particolarmente nota in Veneto, proprio qui Luca Zaia ha festeggiato tutti i suoi successi elettorali.

La ricostruzione
Dalle prime informazioni l’ordigno (una bomba carta) sarebbe esplosa alcune notti fa, probabilmente domenica 12. La sede della Lega si trova nella zona industriale fra Villorba e Treviso e il botto non sarebbe stato sentito da nessuno. La Polizia ha però intercettato, nell'ambito del monitoraggio su Internet, una rivendicazione datata 12 agosto, che parlava di un ordigno nella sede della Lega. I dirigenti del Carroccio (l’ex sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo è arrivato in sede) sono stati avvertiti dalla Polizia che ha rinvenuto il secondo ordigno e l’ha fatto brillare. A quanto è dato sapere, il primo ordigno doveva essere una trappola: la bomba più potente era la seconda, perché conteneva chiodi e pezzi di metallo ed era con tutta probabilità quella destinata alle forze di polizia. La rivendicazione è firmata da una sigla anarchica (Cellula Haris Hatzimihelakis/Internazionale nera, 1881-2018) la cui autenticità è presa in considerazione dagli inquirenti.

Da Salvini a Zaia, le reazioni
Il segretario federale della Lega Matteo Salvini ha scritto in un tweet «Cercano di fermarci, ma violenti e delinquenti non ci fanno paura. Andiamo avanti, più forti di prima». E lancia l'hashtag #iononmollo. «Esprimo la mia più ferma condanna per l’attentato alla sede della Lega di Treviso. Si sia trattato di un atto dimostrativo o della volontà di far del male, di ordigni ad alto potenziale oppure no, poco importa: si tratta comunque di un atto gravissimo, esecrabile, speriamo non il primo di una possibile inquietante spirale». Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta il grave atto compiuto la notte scorsa al K3, sede della Lega a Treviso.

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