4 mar 2022

Patrimonio del Fondo edifici di culto

@ - Il ministero dell'Interno ha un patrimonio, diffuso su tutto il territorio nazionale, costituito da chiese e abbazie, aree archeologiche e museali, fondi rustici, unità immobiliari, aree boschive protette


Il Fondo edifici di culto (Fec) è un ente dotato di personalità giuridica, legalmente rappresentato dal ministro dell'Interno pro tempore.

L'origine del suo patrimonio deriva dalle leggi della seconda metà del 1800 con le quali lo Stato italiano soppresse alcuni enti ecclesiastici.

È amministrato da una direzione centrale del dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione, affiancata da un Consiglio di amministrazione. A livello provinciale è amministrato dalle prefetture.

La missione del Fondo è quella di assicurare la tutela, la valorizzazione, la conservazione e il restauro dei beni.

Con quest’intento vengono curate annualmente pubblicazioni e mostre, dedicate alle più importanti opere architettoniche e pittoriche. Il Fec, inoltre, partecipa con il prestito d’opere d’arte di proprietà a mostre ed eventi di promozione culturale di rilievo nazionale e internazionale.

La conservazione e i restauri vengono assicurati da numerosi interventi, realizzati in collaborazione con il ministero per i Beni e le Attività culturali, finanziati direttamente o, indirettamente, tramite sponsorizzazioni.

Il patrimonio del Fec
Il patrimonio del Fondo edifici di culto è composto da beni culturali, artistici e naturalistici: circa 840 chiese di interesse storico-artistico distribuite in tutta Italia; aree archeologiche e museali, come le Case romane del Celio a Roma e il Chiostro di santa Chiara a Napoli; complessi forestali - Tarvisio (provincia di Udine), Quarto Santa Chiara (provincia di Chieti) - gestiti grazie alla collaborazione con il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri. Alcuni di questi beni sono stati riconosciuti dall'Unesco Patrimonio mondiale dell'umanità.

Il Fec annovera fra i suoi beni anche un fondo librario antico, conservato al Viminale all'interno della biblioteca della direzione centrale, con oltre quattrocento volumi antichi editi a partire dall'anno 1552.

Informazioni, approfondimenti e documenta-zione sui beni e le attività del Fondo sono consultabili nelle pagine dedicate sul sito del dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione, che ospita anche l'archivio digitale del Fondo.

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