28 set 2020

Superbonus edilizio 110%: ecco quanto costa cedere il credito fiscale alle banche

@ - Con il Superbonus, il Decreto rilancio del governo di Giuseppe Conte ha innalzato al 110% la detrazione fiscale, da spalmare su cinque anni, sulle spese edilizie sostenute dall’1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 relative a tutta una serie di interventi di efficienza energetica e antisismici. Le nuove misure, comunque soggette a condizioni e limiti, si sono così aggiunte alle detrazioni già previste in forma di Sismabonus ed Ecobonus.

In particolare, come spiega il sito dell’Agenzia delle entrate, il Superbonus spetta in caso di:
interventi di isolamento termico sugli involucri, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni e sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti, interventi antisismici: in questo caso, la detrazione già prevista dal Sismabonus è elevata al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.


Tra le novità introdotte, spiega sempre l’Agenzia delle entrate, “è prevista la possibilità, al posto della fruizione diretta della detrazione, di optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi o, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. In questo caso si dovrà inviare dal 15 ottobre 2020 una comunicazione per esercitare l’opzione”.

Ma quanto costa cedere il credito fiscale corrispondente al Superbonus a una banca? Business Insider ha fatto un giro sui siti internet dei principali istituti di crediti italiani, per scoprire che solo pochi forniscono ai clienti già dal web un’informazione chiara sui costi. Quasi tutti gli altri gruppi non indicati qui sotto invitano il cliente a contattare privatamente la banca per conoscere i dettagli finanziari dell’operazione di cessione del credito fiscale.

Intesa Sanpaolo
A privati e condomìni, Intesa Sanpaolo propone 102 euro per ogni 110 euro di credito fiscale acquistato per gli interventi relativi al Superbonus 110% con recupero in cinque anni. In altri termini, la banca compra il credito al 92,7% del valore nominale, quindi con un costo del 7,3 per cento.

Unicredit
Unicredit si comporta esattamente come Intesa: a persone fisiche e condomìni propone l’acquisto a 102 euro per ogni 110 euro di credito fiscale maturato. La banca non lo scrive direttamente sul sito ma in un pdf facilmente raggiungibile tramite un link dal proprio portale web.

Banca Carige
Leggermente più vantaggiosa la soluzione proposta da Banca Carige, che prevede 102,5 euro per ogni 110 euro di credito, corrispondenti al 93,19% del valore nominale e dunque con un costo del 6,81 per cento.

In sintesi quindi le maggiori due banche italiane offrono l’acquisto dei crediti fiscali legati al Superbonus al 92,7% del valore nominale, con un costo del 7,3%, mentre istituti di credito più piccoli tendono a offrire qualcosa di più per cercare di guadagnare quote di mercato. È chiaro che, in ogni caso, è una classica soluzione in cui vincono tutti: il singolo in capo a cui matura il credito, perché su 100 euro spesi per l’intervento ne ottiene dalla banca 102 o 102,5; e la banca stessa, perché può spuntare generose commissioni intorno al 7 per cento. Chi vince un po’ meno è lo Stato che concede la detrazione.

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