@ - Addio Sforza Marescotto Ruspoli, detto Lillio, ultimo principe romano. Aveva vissuto per anni in via del Corso, a Roma, in un palazzo che porta da secoli il nome di famiglia. Aveva 95 anni, era nato il 23 gennaio 1927. Diceva orgoglioso: “Sono nato pochi mesi prima di queen Elizabeth siamo come due fratelli siamesi”. Era malato da tempo – foto
20060227 - ROMA - POL - ELEZIONI: LILIO RUSPOLI SI PRESENTA CON ALTERNATIVA SOCIALE. Il principe Sforza Ruspoli, detto Lilio oggi a Roma, nel corso della conferenza stampa in occasione della sua canditatura al Senato per il Lazio nelle liste di Alternativa Sociale di Alessandra Mussolini. VIRGINIA FARNETI ANSA-CD© ansa
DUE MATRIMONI – Il principe si era sposato due volte, una come si conviene con un’aristocratica, di alto lignaggio, ovvero con Flavia Domitilla Borghese-Salviati, la seconda con l’ex attrice Pia Giancaro (all’anagrafe Maria Pia Giamporcaro), oggi 72 anni, valletta di Corrado in A che gioco giochiamo? nel 1969 e partecipazioni a vari concorsi di bellezza. Dalla prima moglie ebbe le figlie Claudia e Giada; dalla seconda Giacinta.
LE SIMPATIE A DESTRA – Lillio Sforza Ruspoli (la sua è una delle più antiche dinastie della nobiltà nera papalina; era figlio di Francesco Ruspoli, VIII principe di Cerveteri) era un cattolico intransigente a differenza del fratello maggiore Dado che era stato tra i protagonisti della Dolce Vita. Cattolico e a destra: aveva una lunga militanza tant’è che era stato eletto nel consiglio comunale per la Destra Nazionale. Nel 2017 si era anche candidato a sindaco di Cerveteri per la lista civica intitolata Nessun dorma, ma non era stato eletto.
L’ORDINE DI MALTA – Sforza Ruspoli era stato anche ambasciatore dell’Ordine di Malta, anche se poi aveva abbandonato la carica. Non l’aveva presa bene e al Corriere aveva detto: “Una decisione molto sofferta dopo ben 70 anni di servizio nell’Ordine, sono entrato nel 1949 ed è veramente doloroso lasciare il campo che per me è sempre stato quello della battaglia a difesa di papa Francesco e di Santa Romana Chiesa”.
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