@ - Si tratta di un raro cippo in travertino risalente all’epoca di Claudio e che, da venerdì 17 luglio, sarà esposto al museo dell’Ara Pacis.
Un vero e proprio tesoro archeologico, rinvenuto nel punto esatto in cui fu collocato nel 49 a.C. Ritrovato durante i lavori per la messa in opera del sistema fognario di piazza Augusto Imperatore, il raro cippo pomeriale di travertino testimonia la storia e l’ampliamento della città antica di Roma.
Alla presentazione del ritrovamento archeologico, venerdì 17 luglio, la sindaca di Roma Virginia Raggi, la soprintendente speciale di Roma Daniela Porro e Claudio Parisi Presicce, direttore dei musei archeologici e storico-artistici di Roma Capitale. “Roma non smette mai di stupire e questo è un vero e proprio tuffo nel passato - dice Raggi -. Si tratta di un ritrovamento eccezionale: nel corso del tempo, sono stati rinvenuti solo altri dieci cippi relativi all’epoca di Claudio e il più recente, fino ad oggi, è stato ritrovato più di 100 anni fa”.
La stratificazione archeologica intorno al cippo venuto alla luce in piazza mostra la sua progressiva obliterazione a causa dell’innalzamento della quota di frequentazione dell’area. ll pomerio era il limite sacro che separava la città in senso stretto (urbs) dal territorio esterno (ager): uno spazio di terreno, lungo le mura, consacrato e delimitato con cippi di pietra, dove era vietato arare, abitare o erigere costruzioni e che era proibito attraversare in armi.
Proprio per la sua importanza e per i suoi significati, il pomerio veniva modificato molto raramente. Seneca, parlando dell’ampliamento effettuato da Claudio, menziona Silla come unico precedente. Tacito cita anche Giulio Cesare. Altre fonti ricordano ampliamenti di Augusto, Nerone e Traiano e Aureliano. L’autore dei cambiamenti si pone come “nuovo fondatore” della città. Ed è proprio questo che, con l’andamento segnato dai suoi cippi, fa Claudio, dopo la conquista della Britannia: rivendica l’ampliamento dei confini del popolo romano, in una visione articolata, che pur segnando il territorio non guarda solo ad esso, ma consente di comprendere sguardi politici, filosofia, strategia, perfino ambizioni. L’eccezionalità del ritrovamento di questo cippo offre nuovi spunti di riflessione sul pomerio e anche sull’esistenza o meno dello ius proferendi pomerii. Più, in generale sulle valenze che allo “spazio” attribuivano i romani.
“Con la riapertura del Mausoleo di Augusto a marzo 2021 e con i lavori di piazza Augusto Imperatore - conclude la Sindaca -, tutta l’area tornerà a nuova vita e in questo modo sarà completamente rinnovato un quadrante centrale della nostra città”.
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