4 ago 2023

Rifiuti: più mezzi e pulizie stradali, la strategia per riportare Roma "alla normalità"

@ - Tra nuovi mezzi e la pulizie delle strade i punti del nuovo piano annunciato dal Sindaco e dal dg di Ama.

Gualtieri su un mezzo Ama. Foto d'archivio.

Nuovi mezzi, una riorganizzazione della raccolta dei rifiuti, ed un nuovo piano per la pulizia delle strade. Sono questi i punti su cui Gualtieri e Ama scommettono per rilanciare l’azienda municipalizzata guidata dal neo direttore generale Alessandro Filippi.

Il nodo dei mezzi a disposizione
La conferenza stampa che il Campidoglio ha deciso di organizzare venedì 4 agosto nel deposito Ama di Tor Pagnotta, è stata utile per far conoscere i numeri e la strategia su cui lavorare per riportare la città ad una condizione decorosa. Per quanto riguarda i mezzi, tallone d’Achille che ha portato a ritardi nella raccolta degli ultimi mesi, ne sono stati noleggiati 22, 5 sono tornati dalle riparazioni ed entro la fine del mese ne torneranno in funzione altri 77 con l’obiettivo, per la fine dell’anno, di riportare su strada 99 macchine fermatesi per le riparazioni. La flotta in dotazione di Ama dovrebbe poi arricchirsi di altri 268 mezzi, che Ama acquisteraà tramite gare entro il prossimo novembre. A conti fatti il parco mezzi, tra i nuovi e quelli manutenuti, dovrebbero diventare 194 per dicembre, 219 a marzo 2024 e 367 entro marzo 2025.

Riportare la città ad una condizione normale
Aspetto centrale, nella strategia annunciata a Tor Pagnotta, rivestono evidentemente le officine. Perché, com’è stato raccontato negli ultimi mesi proprio dall’amministrazione, i guai di Ama nella gestione dei rifiuti, sono spesso stati legati ai pochi mezzi in circolazione. "Dal 1° settembre ci sarà un nuovo responsabile delle officine” ha dichiarato il sindaco, che ha inoltre spiegato che “per tornare in una situazione di normalità e riprendere quel percorso di miglioramento nella raccolta che si era determinato fino ad aprile” si sta lavorando anche sul fronte degli acquisti, citati, oltre che delle riparazioni. Ed in particolare, ha sottolineato, ci saranno “113 nuovi mezzi Ama entro settembre”.

Le officine per le riparazioni
Per quanto riguarda il tema delle riparazioni, il nuovo direttore generale ha chiarito che determinate manutenzioni “richiedono una professionalità specialistica e quindi l'esternalizzazione”. Fatta questa premessa, Filippi ha pure aggiunto che “le officine sono un asset essenziale” per l’azienda, ed è per questo che “C'è un'opera di rafforzamento della struttura delle officine” da intendersi non solo come numero delle persone impiegate, ma anche come “sviluppo delle professionalità sempre più adeguato”. La strategia implica quindi il fare un mix tra attività di riparazione da internalizzare e non, lasciando quelle più specialistiche all’esterno perché “farle in casa sarebbe difficile anche in termini di garanzia sulle attrezzature”.

La raccolta foglie e la pulizia stradale
La conferenza stampa è stata utile anche per affrontare l’aspetto del decoro stradale. A settembre inizierà il piano di raccolta delle foglie che riguarderà 750 km di strade di Roma. Ogni via è stata classificata tenendo in considerazione gli alberi presenti in modo da pianificare meglio la frequenza del servizio. Alcune strada saranno oggetti di lavaggi più intensi ed in media è previsto l’impiego di 40 operatori al giorno, per tutta la città, che saranno affiancati da mezzzi come quelli a vasca, le spazzatrici e le lavastrade. Con quale frequenza? Si va da un lavaggio ogni 2 settimane a uno ogni 8 settimane. Ovviamente è previsto un livello intermedio, di un passaggio al mese.

La pulizia davanti le scuole
Altro aspetto considerato è quello che riguarda il piano scuole. Prenderà avvio dal 21 agosto con un'attività potenziata di pulizia intorno ai 950 istituti romani. Per l’inizio dell’anno scolastico, quindi, alunni e studenti avranno le aree di accesso alle relative scuole in condizioni decorose. Il piano prevede anche un presidio dello stato di decoro dei cassonetti, con lavaggio e sanificazione delle postazioni vicine agli accessi scolastici e verifica del funzionamento dei contenitori di cui gli edifici scolastici sono dotati.

Microdiscariche e tariffa puntuale
Altre questioni affrontate hanno riguardato le misure di contrasto agli “zozzoni” e la transizione digitale di Ama. Su quest’ultimo aspetto Filippi ha dichiarato che “un'azienda non misurabile è esposta alla costante critica e per essere misurabile bisogna usare le attività digitali”. Come quest’esigenza verrà sviluppata non è ancora stato chiarito, ma è stato annunciato che serviranno anche a migliorare il tema “dei rapporti con i cittadini”. Invece, per quanto riguarda il contrasto alle microdiscariche, Filippi ha riconosciuto la necessità di “incrementare la capacità di presidio” cosa che deve avvenire “monitorando l’abbandono delle discariche” per “intervenire capillarmente sul territorio”. Anche in questo caso non è chiaro come l'azienda intenda procedere. Ma è un tema che necessita molta attenzione, quella del presidio del territorio, anche alla luce dell'incendio alla discarica abusiva di Monte Mammolo.

Sul tema del contrasto agli zozzoni, dal Campidoglio è stato chiarito che si punta sulla collaborazione delle forze dell'ordine. “Ho chiesto al prefetto di rafforzare tutte le forze di polizia nei confronti di questi fenomeni che hanno varie gradazioni”. Si va da chi conferisce male e si arriva “a modalità quasi scientifiche di sversamento nei quartieri più periferici di attività illegali di edilizia, piuttosto che convogli che ogni giorno arrivano dalla provincia a Tor Bella Monaca, VII E V municipio e lasciano ampie quantità di rifiuti”. Per limitare questi comportamenti, chiaramente illegali, il sindaco ha fatto sapere d'aver chiesto “un rafforzamento dell'attenzione da parte di tutti gli organi dello Stato”.

Invece è certo che l’azienda non punterà sulla tariffazione puntuale. Perché, ha spiegato Gualtieri “laddove hanno provato a metterla, la tolgono in quanto produce come conseguenza che i cittadini non conferiscono più nei cassonetti” visto che “non mettendo niente non paghi” e quindi la sua introduzione, che avrebbe consentito di pagare meno la tassa sui rifiuti, non è stata presa in considerazione.

Il termovalorizzatore di Santa Palomba
A proposito di rifiuti c’è stato il tempo anche per affrontare la questione del termovalorizzatore, dopo il recente stop del Tar ai tanti ricorsi presentati da comitati e cittadini che lo avversano. “Stiamo lavorando per pubblicare a breve la gara “ per realizzare l’impianto ha dichiarato Gualtieri. Secondo il piano annunciato lo scorso anno, sarà pronto per il 2026. Prima però la città, per usare un’espressione del sindaco, deve “tornare ad una situazione di normalità”. E’ un auspicio condiviso da tutti i cittadini della Capitale.

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