20 giu 2023

Roma Capitale del futuro: il sindaco, ministri e manager con Il Messaggero a villa Miani. I messaggi di Mattarella e Papa Francesco

@ - Questa è la festa dell'identità, dell'indipendenza, della ragione. È la festa del Messaggero. E lo scenario di Villa Miani, con vista su Roma (e da Roma si vede l'Italia), non poteva che essere il più adatto. Il concretismo e la laicità di approccio, che sono impressi nel dna del giornale di Via del Tritone, sono stati il leit-motiv di questa cerimonia laica. Hanno partecipato tutti a questa serata lunga 145 anni sospesa - sul cielo della Capitale che è l'ubi consistam del Messaggero - tra passato e futuro. 
C'è il vicepremier Matteo Salvini, ci sono come protagonisti e intervistati i ministri - da Tajani a Sangiuliano, da Giorgetti ad Anna Maria Bernini, da Calderone a Fitto e a Ciriani - e dal palco prima il messaggio di Papa Francesco, poi l'ottimo Pannofino (attore, doppiatore, star di Boris) legge il discorso inviato dal presidente Mattarella.


Il Capo dello Stato racconta il Messaggero come «protagonista, con le sue battaglie, negli impetuosi cambiamenti nel nostro Paese». Come un giornale che «ha dato voce alle istanze di Roma e dei territori dell'Italia centrale, alle forze sociali, civili, economiche, ai cittadini che lavorano per la costruzione di una società più moderna». Ecco, Via del Tritone come laboratorio di modernità, presidio - nel senso dell'approccio disincantato e razionalista alle questioni - nella costruzione della nazione che è tuttora in corso. Il Messaggero come interprete del «divenire dell'identità della Capitale d'Italia» è una bella immagine mattarelliana. E anche identificare questa storia, occhio ai video proiettati in sala, con lo spirito della ragione è un tributo impressionante: «Quello del Messaggero è un racconto quotidiano che non ha mai rinunciato all'esercizio dello spirito critico». In tempi di derive autonomistiche, il Capo dello Stato fa un discorso chiaro su come si difende Roma e su come il Messaggero è avamposto di questa battaglia che riguarda l'intero Paese: avete sempre difeso, dice Mattarella, «con vigore la causa di Roma Capitale della Repubblica e il suo ruolo essenziale nella crescita e ammodernamento dell'intero territorio nazionale».

Le sfide del rinnovamento, dal Pnrr al Giubileo e alla possibile candidatura di Roma a Expo 2030, rientrano nel discorso mattarelliano e in tutto ciò che è stato detto a Villa Miani. Sull'Anno Santo si sofferma Papa Francesco, che ha scritto una lettera per i 145 anni del Messaggero («punto di forza dell'informazione e del giornalismo») che viene letta sul palco da Franca Giansoldati.

Un evento, il Giubileo, che renderà - osserva Bergoglio - di nuovo la Città Eterna «polo di attrazione» da cui ripartire per una «rinascita etica, morale, sociale e culturale». Ma certo, e la riprova di quanto la festa del Messaggero sia un'occasione per riflessioni alte e per stringere la comunità romana (ma anche i turisti) intorno a questo giornale è il successo che sta avendo la mostra sulla nostra storia, allestita in Via del Tritone.

Gli interventi a Villa Miani non sono stati all'insegna della retorica dell'orgoglio (che comunque non può mancare). I relatori e tutti i presenti, con l'amministratore delegato Azzurra Caltagirone che accoglie e la cui carica d'innovazione è lo spirito generale e lo spartito vero dell'evento, non hanno celebrato, hanno ragionato. E provengono, i presenti, un po' da tutti i mondi: politica (anche Zingaretti, Calenda, Morassut) ed economia (Luca Cordero di Montezemolo, il numero uno di Acea, Fabrizio Palermo e via così), sport e tecnologia e cultura. Ecco Antonella Polimeni, rettrice della Sapienza; Giampiero Massolo, presidente di Mundys e del Comitato promotore Expo Roma 2030; Massimo Antonelli, Ceo di EY Italia e Coo di EY Europe West (fa il punto sulla nuova attrattività che in questi anni difficili Roma sta mettendo in campo) e poi ancora: Andrea Orcel, ad di Unicredit; Dario Scannapieco, ad di Cassa Depositi e Prestiti; Giovanna Della Posta, Ad di Invimit Sgr. La forza di Roma è il grande tema. E con la sua presenza multimediale il Messaggero funge, in questo recupero di grandezza, come un motore accesso ogni notte e giorno.

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