20 ott 2018

Banche, modifiche regole ancora conti e contanti. E rincari ulteriori per stangata

Con la manovra la deduzione di Ires e Irap su svalutazioni e su perdite relative ai crediti, nella misura del 10%, viene differita al 2026.
Regole modificate ancora una volta per quanto riguarda le banche su operazioni e denaro liquido. E anche ulteriori rincari dopo giò avvenuti negli ultimi due anni e che sembrano di nuovo arrivare per la stangata decisa da esecutivo
C'è un dato che più di tutti rende l'idea della stangata sulle banche. La deduzione di Ires e Irap su svalutazioni e su perdite relative ai crediti, nella misura del 10%, viene differita al 2026. E al pari di quanto è successo in passato, non ci sono ragione per non credere che l'aggravio di spese ai danni degli istituti di credito sarà riversato a catena dai clienti. A conti fatti si tratta di una cifra molto alta, oltre 3 miliardi di euro, che il governo ha posto a carico delle banche per finanziare altri provvedimenti inseriti nella manovra. Perché quello della legge di Bilancio è un vero e proprio gioco a incastri che in questa circostanza non solo ha accorciato la coperta per le banche, ma l'ha resa anche più gravosa. E se i conti economici e i patrimoni degli istituti di credito subiranno una perdita è appunto lecito credere che il gioco delle rivalse finirà per penalizzare i clienti.

Cosa racconta allora il Documento programmatico di bilancio già inviato a Bruxelles? Come premesso la deduzione Ires (Imposta sul reddito delle società) e Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) del 10% delle svalutazioni e delle perdite su crediti viene spostata al 2026 e inn ballo c'è circa 1 miliardo di maggiori entrate per il 2019. Nel testo si legge anche di altri 1,2 miliardi di euro da misure fiscali sulle banche, comunque non precisate nel dettaglio. In arrivo dunque una stretta sulla deducibilità delle svalutazioni e anche sul trattamento fiscale delle svalutazioni dei crediti. Il governo sta valutando un intervento sulla deducibilità degli interessi passivi o sull'Ires. Per le assicurazioni l'obiettivo è rideterminare gli acconti di imposta. Previsto invece un aumento del fondo per i risparmiatori coinvolti nelle crisi bancarie.

Si resta adesso in attesa di una presa di posizione ufficiale da parte dell'Associazione bancaria italiana e, stando alle indiscrezioni che circolano, sarà piuttosto severa nei confronti del governo, intenzionato comunque ad andare avanti per la sua strada.

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