19 mag 2018

Maestra picchiata davanti ai bambini in una scuola elementare di Napoli - Repubblica.it

Maestra picchiata davanti ai bambini in una scuola elementare di Napoli - Repubblica.it: "Schiaffi e pugni. Al volto e, soprattutto, alla testa. Pugni su pugni, fino a stordire l’insegnante. Fino a farla stramazzare al suolo senza forze e quasi priva di conoscenza.

Fino a mandarla in ospedale dove è ancora ricoverata ( al San Paolo) per un trauma cranico contusivo.

Una maestra descritta da tutti come una persona assolutamente mite, molto coscienziosa. Di lunga esperienza. Accusata dalla madre di un bambino di essere stata brusca con il piccolo, di averlo strattonato tirandolo per un braccio e lasciandogli un livido. L’ennesimo episodio di violenza ai danni di una insegnante. Violenza cieca, consumatasi davanti ai bambini che stavano per uscire da scuola.

Piccoli di scuola materna, ovviamente terrorizzati dall’accaduto. Di più, sotto choc, in lacrime per la loro maestra picchiata senza riguardo. Tre persone, un bidello e due assistenti, sono dovute intervenire per bloccare l’aggressore, una donna poco più che trentenne, ora denunciata a piede libero per lesioni personali.

L’ennesima violenza ai danni di una insegnante è avvenuta due giorni fa, nella scuola Leopardi di Fuorigrotta. Un tranquillo pomeriggio scolastico: i bambini della materna stavano per tornare a casa, i genitori li andavano a prendere in classe. Tutti già con i giubbini e gli ombrelli, stanchi ma sorridenti.

Fino al sopraggiungere della signora che ha cominciato ad inveire violentemente contro la maestra del figlio, accusandola di essere violenta e intimandole, soprattutto, di non permettersi di «toccare mio figlio ».

L’insegnante, 50 anni, è riuscita a stento a dire qualche parola, voleva spiegare che quel bambino a volte le dava filo da torcere, che non era un granchè rispettoso delle regole della vita scolastica.

Neanche il tempo di pronunciare poche parole e la mamma dello scolaretto l’ha aggredita. Schiaffi, pugni, e pugni ancora.
«Dopo la sorpresa del primo momento, per difendere l’insegnante è intervenuto il personale di servizio», racconta il dirigente scolastico Dino Sangiorgio, che a ventiquattro ore dall’accaduto ancora non riesce minimamente a nasconde il suo profondo turbamento. «Siamo preda di una follia collettiva – commenta – Oggi la scuola ha perso ogni autorevolezza, ed è colpa di un sistema che ha dimenticato i valori legati all’istituzione e non mostra alcun rispetto per la scuola ».

È Sangiorgio a ricostruire l’accaduto ricordando che qualche ora prima, in mattinata, aveva ricevuto alcuni genitori in presidenza. «Si lamentavano per qualche episodio

in cui l’insegnante sarebbe stata brusca con i bambini - ricorda Ho convocato la docente. Abbiamo chiarito subito. Credevo che la storia fosse finita lì. Invece...».

La madre che ha aggredito la maestra ieri mattina ha riportato il bambino a scuola, e mentre la polizia la identificava e ricostruiva la dinamica dei fatti non si mostrava affatto pentita.
Anzi, ed a darle manforte erano sopraggiunti alcuni parenti, non meno veementi di lei."

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