5 apr 2018

Maxi-manifesto anti aborto a Roma, polemiche sui social: “Raggi lo rimuova subito” - La Stampa

Maxi-manifesto anti aborto a Roma, polemiche sui social: “Raggi lo rimuova subito” - La Stampa: "Un maxi manifesto di ProVita affisso su uno de palazzi di via Gregorio VII, con l’immagine di un embrione e una scritta: «Tu sei qui perché tua mamma non ti ha abortito», ha scatenato la polemica su Twitter. Tantissimi i commenti degli utenti.

«Abbiamo segnalato all’ufficio affissioni del comune di Roma per affissione di un manifesto illegittimo» annunciano numerosi utenti di Twitter. «Questa gente è preoccupante», commenta un utente e ancora, rilancia un altro follower, «l’associazione #ProVita lancia l’ennesima campagna contro l’aborto e affigge un manifesto enorme (7 metri per 11) in via Gregorio VII a Roma - ha scritto sul social network Matteo Zocchi - rimarrà lì fino al 15 aprile. Dovremmo davvero sopportare questa roba indegna?».

La stessa associazione spiega, dal canto suo, che il manifesto è stato affisso per la campagna di ProVita a 40 anni dalla legge 194. «L’immagine di un bambino nel grembo materno, per scuotere milioni di coscienze. Da oggi fino al 15 aprile, il maxi manifesto ProVita di 7 metri per 11 ricorda che l’interruzione volontaria della gravidanza sopprime un essere vivente. Non un grumo di cellule».

Proteste nei confronti del cartellone arrivano infine dalle consigliere del Pd al Campidoglio, Michela Di Biase, Valeria Baglio, Ilaria Piccolo e da quelle della Lista Civica #RomaTornaRoma, Giulia Tempesta e Svetlana Celli. «Un messaggio forte e doloroso sulla pelle delle donne. Maxi manifesto contro l’interruzione volontaria della gravidanza offende la scelta delle donne di abortire, una scelta, sempre sofferta e dolorosa, garantita dalla legge 194 che a maggio compirà 40 anni», spiegano le consigliere aggiungendo: «Si tratta di immagini che offendono la sensibilità anche di tutte le persone che hanno subito la fine di una gravidanza per i motivi più diversi. Difendere la vita con messaggi così crudi e violenti non appartiene alla storia delle donne, né della città. Per questo presenteremo oggi stesso una mozione per chiedere al Campidoglio la rimozione immediata di questi manifesti». "

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