2 mar 2018

Roma, la «domus del comandante» spunta dagli scavi della metro C - Corriere.it

Roma, la «domus del comandante» spunta dagli scavi della metro C - Corriere.it: "Il cantiere per la realizzazione della stazione metropolitana Amba Aradam, sulla linea C, somiglia a un tesoro a cielo aperto che continua a regalare gioielli archeologici. Le ultime scoperte sono state presentate giovedì mattina dal soprintendente Francesco Prosperetti: si tratta dei resti di altri due edifici adiacenti al dormitorio della caserma romana emersa nella primavera del 2016, costruiti sempre in età adrianea agli inizi del II secolo d.C.

Il ritrovamento a 12 metri di profondità
Il ritrovamento è avvenuto a dodici metri di profondità e ha portato alla luce qualcosa di assolutamente inaspettato: la «Domus del Comandante», ovvero del responsabile dell’enorme complesso militare andato in disuso nella metà del terzo secolo. Una dimora rettangolare di circa trecento metri quadrati che comprende quattordici ambienti lussuosi, disposti attorno ad un cortile centrale con tanto di fontana e vasche. I pavimenti sono in opus sectile a quadrati di marmo bianco e ardesia grigia, a mosaico (anche figurato) e in cocciopesto, mentre le pareti e i soffitti sono decorati con intonaci dipinti. In uno degli ambienti, inoltre, la presenza di suspensurae (pile di mattoni che formavano un’intercapedine al di sotto del pavimento per il passaggio di aria calda) lascia ipotizzare che la casa fosse dotata di una stanza termale riscaldata.

Gli oggetti femminili preziosi
Per quanto riguarda invece l’altro edificio, simmetrico alla domus, si parla di un’area di servizio con pavimenti in opera spicata, vasche e sottostanti canalizzazioni idriche che, attraverso una soglia in blocchi di travertino, era in comunicazione con un tracciato viario in basoli ad andamento est-ovest. Probabilmente accoglieva merci da stoccare, forse temporaneamente. Qui sono stati ritrovati rarissimi elementi lignei, mentre nella domus molti oggetti di valore: due pugnali con manico in avorio decorato, monili e oggetti femminili, segno di agio e di un certo gusto del comandante per la bellezza. «Sono reperti che probabilmente, senza gli scavi della Metro C, non sarebbero mai riaffiorati – hanno commentato Prosperetti e le responsabili del cantiere Simona Morretta e Rossella Rea – perché è raro lavorare a questa profondità. E anche perché di questo complesso non esistevano testimonianze sui testi antichi. È stata davvero una sorpresa eccezionale».

«Abbattuti per realizzare le Mura Aureliane»
I due nuovi edifici infatti, come il dormitorio dei soldati, sono stati abbandonati e messi fuori uso intenzionalmente: i muri rasati a un’altezza massima di 1,5 metri, gli ambienti spogliati e interrati. Questo radicale e massiccio intervento, databile dopo la metà del III secolo d.C., può essere messo in relazione con la costruzione delle vicine Mura Aureliane (271-275 d.C.) e con la dismissione di tutti gli edifici esterni, per evitare che diventassero possibile riparo o nascondiglio per i nemici. Così, fino ad oggi, se ne era persa la memoria. «Questa scoperta – ha concluso Prosperetti – viene mostrata dopo un complesso lavoro di scavo, consolidamento e pulitura, prima che venga delocalizzata per consentire il passaggio delle talpe oramai prossimo. Ma la Domus del Comandante e parte del complesso torneranno al loro posto. Abbiamo già trovato i finanziamenti e stiamo lavorando sul progetto di una stazione-museo dove questi tesori potranno essere ammirati»."

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