Smog, ferme 240mila auto diesel Euro 4: e da domenica se il tempo non cambia stop agli Euro 5 - Repubblica.it: "Lo smog torna oltre i limiti di legge e a Torino scatta il bloccare delle auto diesel fino agli Euro 4. Lo stop che riguarda almeno 240 mila veicoli — dalle 8 alle 19 per i veicoli privati e dalle 8.30 alle 14 e dalle 16 alle 19 per quelli commerciali, durerà di certo fino a giovedì. Potrebbe poi passare al livello 2, con il divieto di circolazione anche per i diesel euro 5, se l’aria non dovesse migliorare prima del fine settimana. Lo stop potrebbe scattare domenica, quando è già prevista la giornata senz’auto, e diventare effettivo lunedì. «Bisogna aspettare le previsioni per il fine settimana», spiega l’assessore all’ambiente del Comune di Torino, Alberto Unia. Gli aggiornamenti,gli orari e le esenzioni, sono pubblicati ogni giorno sulla homepage del sito di Palazzo Civico.
Oggi è anche il giorno dell’esordio del “semaforo padano”: per la prima volta, da quando è entrato in vigore, il Pm10 ha superato la quota di 50 microgrammi per metrocubo tollerata dall’Unione Europea. Per essere un debutto è più che caotico. In base al “semaforo” pubblicato sul sito della Regione oggi il livello arancione — che prevede lo stop ai diesel euro 4 — scatta oltre che a Torino, anche a Alpignano, Caselle, Chivasso, Druento, Ivrea, Leinì, Mappano, Pianezza e Volpiano. A macchia di leopardo insomma e non, come doveva essere nelle premesse del “semaforo”, in maniera unitaria nell’area metropolitana.
La spiegazione è semplice: le misure sono identiche (con la sola eccezione di Torino che ha deciso di inasprirle), ma la qualità dell’aria cambia a seconda delle zone e può capitare, come in questo caso, che a Torino sia pessima da giorni, mentre resta “accettabile” nei comuni della cintura, il cui traffico veicolare, però, gravita inevitabilmente sulla città. In questo modo chi si sposta in auto dovrà crearsi una mappa di zone consentite e zone vietate, da aggiornare di volta in volta, in base all’esito delle misurazioni delle varie centraline. Insomma il caos, per chi viaggia e per chi deve emettere i divieti.
La lista dei comuni “fuorilegge” è pubblicata on line, ma ancora alle otto di ieri sera alcuni sindaci non sapevano se bloccare il traffico oppure no. «Nessuno mi ha avvertito — ammette il sindaco di Pianezza, Antonio Castello che ha approvato a inizio novembre l’ordinanza così come richiesto dalla Regione, ma non ha un funzionario preposto al controllo quotidiano del sito internet, né tabelloni per informare la sua cittadinanza sui divieti. «È un pasticcio — prosegue — non si può pensare che gli automobilisti passino la vita a cercare informazioni sul blocco del traffico che magari valgono in una città e non altrove». «Se il livello è arancione per Alpignano lo stop è automatico» spiega il sindaco Andrea Oliva, ma anche da parte sua arrivano critiche sulla comunicazione. «Non è accettabile che una questione delicata come lo smog, venga gestita in questo modo, senza un coordinamento e senza un sistema per informare tempestivamente gli automobilisti».
Anche Ivrea e Volpiano sono nell’elenco dei comuni dall’aria “fuorilegge”, ma oggi in entrambi le auto circoleranno regolarmente. Bloccare il traffico a Ivrea significa interrompere il transito su una strada di collegamento interrengionale e dividere in due la città: il sindaco Carlo Della Pepa per adesso non ha firmato alcuna ordinanza. Per Volpiano, invece, si tratta di una questione di principio. «Questo è un Comune al 90 per cento rurale — dichiara il primo cittadino Emanuele De Zuanne — io mi rifiuto di applicare un provvedimento che se dovesse essere attuato seriamente, costringerebbe decine di famiglie a rinunciare a stufe e camini, ovvero la loro fonte principale di riscaldamento»."
Oggi è anche il giorno dell’esordio del “semaforo padano”: per la prima volta, da quando è entrato in vigore, il Pm10 ha superato la quota di 50 microgrammi per metrocubo tollerata dall’Unione Europea. Per essere un debutto è più che caotico. In base al “semaforo” pubblicato sul sito della Regione oggi il livello arancione — che prevede lo stop ai diesel euro 4 — scatta oltre che a Torino, anche a Alpignano, Caselle, Chivasso, Druento, Ivrea, Leinì, Mappano, Pianezza e Volpiano. A macchia di leopardo insomma e non, come doveva essere nelle premesse del “semaforo”, in maniera unitaria nell’area metropolitana.
La spiegazione è semplice: le misure sono identiche (con la sola eccezione di Torino che ha deciso di inasprirle), ma la qualità dell’aria cambia a seconda delle zone e può capitare, come in questo caso, che a Torino sia pessima da giorni, mentre resta “accettabile” nei comuni della cintura, il cui traffico veicolare, però, gravita inevitabilmente sulla città. In questo modo chi si sposta in auto dovrà crearsi una mappa di zone consentite e zone vietate, da aggiornare di volta in volta, in base all’esito delle misurazioni delle varie centraline. Insomma il caos, per chi viaggia e per chi deve emettere i divieti.
La lista dei comuni “fuorilegge” è pubblicata on line, ma ancora alle otto di ieri sera alcuni sindaci non sapevano se bloccare il traffico oppure no. «Nessuno mi ha avvertito — ammette il sindaco di Pianezza, Antonio Castello che ha approvato a inizio novembre l’ordinanza così come richiesto dalla Regione, ma non ha un funzionario preposto al controllo quotidiano del sito internet, né tabelloni per informare la sua cittadinanza sui divieti. «È un pasticcio — prosegue — non si può pensare che gli automobilisti passino la vita a cercare informazioni sul blocco del traffico che magari valgono in una città e non altrove». «Se il livello è arancione per Alpignano lo stop è automatico» spiega il sindaco Andrea Oliva, ma anche da parte sua arrivano critiche sulla comunicazione. «Non è accettabile che una questione delicata come lo smog, venga gestita in questo modo, senza un coordinamento e senza un sistema per informare tempestivamente gli automobilisti».
Anche Ivrea e Volpiano sono nell’elenco dei comuni dall’aria “fuorilegge”, ma oggi in entrambi le auto circoleranno regolarmente. Bloccare il traffico a Ivrea significa interrompere il transito su una strada di collegamento interrengionale e dividere in due la città: il sindaco Carlo Della Pepa per adesso non ha firmato alcuna ordinanza. Per Volpiano, invece, si tratta di una questione di principio. «Questo è un Comune al 90 per cento rurale — dichiara il primo cittadino Emanuele De Zuanne — io mi rifiuto di applicare un provvedimento che se dovesse essere attuato seriamente, costringerebbe decine di famiglie a rinunciare a stufe e camini, ovvero la loro fonte principale di riscaldamento»."
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