25 giu 2017

Tagliò l'orecchio al piccolo Farouk Kassam, libero Matteo Boe dopo 25 anni

Tagliò l'orecchio al piccolo Farouk Kassam, libero Matteo Boe dopo 25 anni: "L'ex bandito sardo Matteo Boe, 59 anni, che ha scontato 25 anni per i sequestri di Sara Nicoli, figlia di un industriale, dell'imprenditore romano Giulio De Angelis e del piccolo Farouk Kassam, rapito a Porto Cervo, e al quale ha tagliato il lobo di un orecchio, è un uomo libero: è uscito questa mattina dal carcere di Opera (Milano). Non si è mai pentito per i reati che ha compiuto e anche per questo fatto ha creato polemica la sua liberazione.

Alle 10:40 una donna è venuto a prenderlo con una 500 Lounge grigio scuro autorizzata a entrare nel parcheggio riservato antistante al penitenziario. Preceduta da una camionetta della polizia penitenziaria, la macchina, uscita dalle sbarre che delimitano le uscite e le entrate dell'area, si è allontanata a tutta velocità bypassando giornalisti e fotografi all'esterno.

Boe, che aveva una lunga barba grigia-bianca e capelli dello stesso colore, indossava un basco scuro e una maglietta bianca: la testa piegata apparentemente per non farsi riprendere.

L'ex bandito di Lula (Nuoro) venne arrestato il 13 ottobre 1992 a Porto Vecchio, in Corsica, dove stava trascorrendo - da latitante - qualche giorno insieme alla compagna Laura Manfredi e ai figli. Trasferito nel carcere di Marsiglia, venne poi estradato e condannato nel 1996 per il sequestro di Farouk. E' considerato il bandito sardo più famoso, dopo Graziano Mesina, soprattutto dopo la fuga dal carcere dell'Asinara a bordo di un gommone aiutato dalla moglie. Era il 1986 e stava scontando una condanna a 16 anni per il sequestro di Sara Nicoli.

Durante la latitanza prese parte anche al sequestro De Angelis, rapito in Costa Smeralda nel 1988. Ma, in particolare, fu uno dei principali artefici del rapimento di Farouk Kassam, il 15 gennaio del 1992 a Porto Cervo. Al bambino di 7 anni, figlio del titolare di uno degli alberghi più rinomati della Costa Smeralda, era stato mozzato un orecchio prima della liberazione, avvenuta l'11 luglio - grazie all'intermediazione di Mesina - dopo sei mesi di prigionia, in seguito al pagamento di un riscatto, in circostanze mai chiarite.

"Matteo Boe? Sì lo conosco, in questi anni mi è sembrata una persona tranquilla, anche se io non ho avuto grandi rapporti con lui, mi tengo alla larga da quelle persone lì. Per la mia esperienza personale, è sicuramente cambiato, non è più la stessa persona di 25 anni fa, tanti anni in carcere ti rendono saggio così come è successo a me altrimenti impazzisci": ha risposto con ritrosia, e solo di fronte all'insistenza dei giornalisti, un detenuto di Opera uscito in permesso premio, anche lui una lunga condanna da scontare ormai verso la fine.

"Comunque in carcere ognuno si fa gli affari suoi. E' dura.

E' un ambiente non facile, ma ci sono anche iniziative di socializzazione. E si cambia - ha concluso -. Io una volta reagivo d'impulso se ritenevo di essere insultato, oggi mi faccio una risata e sono tranquillo. No, quando si passano più di 20 anni in cella esci che sei una persona diversa. Una volta ero schizzato, ora sono normale e credo che sia così anche per lui"."


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