26 apr 2018

CECILIA STRADA LASCIA EMERGENCY/ L'annuncio social: i commenti commossi oscurano le voci del "siluramento"

CECILIA STRADA LASCIA EMERGENCY/ L'annuncio social: i commenti commossi oscurano le voci del "siluramento": "Cecilia Strada ha preso la sua decisione definitiva annunciando ufficialmente la fine della sua esperienza ad Emergency. Lo ha fatto attraverso un post Facebook rendendo nota la fine del suo rapporto con la ong fondata dal padre Gino. Dopo la morte della madre Teresa Sarti, Cecilia era stata alla presidenza di Emergency dal 2009 al 2017. Il suo post Facebook nel quale annunciava la sua decisione ha raccolto numerosi "like" e commenti di gratitudine da tutto il mondo: "Grazie Presidente. Per la promessa che ci hai permesso di mantenere fino a qui. Grazie amica mia. Per avermi insegnato ancora una volta la dignità. Ti voglio bene da vivere!!!", si legge. Ed ancora, "Sono sicura che cammineremo ancora a lungo insieme, ma voglio dirti che è stato molto bello e davvero emozionante percorrere quel pezzo di strada con te", "È stato bello fare il mio pezzo di strada in Emergency con te e con tanti altri. Siamo qui, sempre. Un abbraccio, bello stretto eh". Pioggia di commenti che sembrano tenere ben lontane le voci di dissidi ancora in corso e sempre mormorati con il padre Gino Strada, soprattutto dopo la voce del "siluramento" dello scorso luglio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

CECILIA STRADA: ADDIO AD EMERGENCY
Dopo le voci nel luglio scorso che parlavano di “siluramento”, Cecilia Strada oggi prende una decisione netta e definitiva: con un post su Facebook la figlia del fondatore Gino Strada ha deciso di lasciare per sempre la ong, senza alcun ripensamento. «Ieri si è conclusa la mia lunga avventura con Emergency. Sono stati anni importanti, difficili, entusiasmanti; è stato un privilegio per me fare il mio pezzettino per nutrire, crescere e portare nel mondo questa idea di medicina e diritti umani», scrive nelle prime righe del post apparso in questi giorni sui social di Cecilia Strada. Continuerà a lavorare nel mondo dei diritti umani ma non ha espresso informazioni particolari su dove e quando inizierà nuovi progetti: di certo però, lo farà lontano da Emergency. «È stata anche l’opportunità per conoscere tante persone straordinarie: grazie. A lei (la medicina, ndr) va il solito augurio, quello che ha orientato la mia bussola in tutti questi anni: che diventi inutile, bella mia; che tu possa finalmente vedere gli ospedali di guerra svuotarsi di feriti e riempirsi di rose. Io continuerò in ogni modo a darmi da fare per lo stesso obiettivo, comunque prosegua la mia strada: avanti tutta», conclude la figlia di Gino. Lascia senza rimpianti e senza soprattutto citare alcunché degli ultimi mesi “turbolenti” in casa Strada e casa Emergency: non vi sono parole di accusa o di rivalsa, anche se quanto avvenuto così di colpo resta alquanto sospetto.

ANCORA DISSIDI CON IL PADRE GINO STRADA?
Nel luglio scorso, dopo uno scoop dell’Espresso (mai smentito, tra l’altro) la famiglia Strada vede avvicinarsi la bufera interna alla ong: Cecilia sarebbe infatti stata “silurata” dal ruolo di presidente di Emergency (che ricopriva al 2009 dopo la morte della madre Teresa Sarti, ndr). Gino Strada bollò quegli articoli come «illazioni, calunnie e falsità gravi», riferendosi ai motivi che avrebbe allontanato la figlia dai metodi del “nuovo board” di Rossella Miccio (nuova presidente) e collaboratori più stretti dello stesso Gino Strada. Si andava dalla differenza di veduta sull’accettare o meno contributi dagli stati per le opere di assistenza medica sui campi di guerra (Cecilia è assolutamente in disaccordo), sulle collaborazioni tra governi e corporation private e addirittura sulla presenza di Renzi alla partito del cuore di Firenze del 2014, sponsorizzata da Emergency con Cecilia Strada su tutte le furie per la passerella che l’ex premier avrebbe potuto fare, in quanto presidente del consiglio di un Paese che ha militari in Afghanistan (per la cronaca, Renzi poi non ci andò, ndr). Insomma, tanti piccoli screzi che portarono al siluramento dal ruolo di presidente e, forse, all’inizio di una crisi interna che ha portato poi oggi Cecilia a prendere una strada diversa da quella svolta finora nella ong “di famiglia”. Non è detto che siano i presunti screzi ad aver portato la decisione della "eroina" pacifista e femminista: si attendono le prime reazioni pubbliche del padre Gino Strada per poterne "capire" di più.."


'via Blog this'

Nessun commento: