12 gen 2018

Consip, la procura di Roma chiede una proroga di 6 mesi delle indagini su Lotti, papà Renzi e altre 10 persone

Consip, la procura di Roma chiede una proroga di 6 mesi delle indagini su Lotti, papà Renzi e altre 10 persone: "La procura di Roma ha chiesto la proroga delle indagini sul ministro dello Sport Luca Lotti nel caso Consip. Il fascicolo che ha scatenato polemiche su uno dei fedelissimi di Matteo Renzi, è stato aperto il 21 dicembre del 2016 a Napoli e subito inviato a Roma. L'indagine, a questo punto, è destinata a chiudersi dopo le elezioni del 4 marzo.

Lotti è accusato di violazione del segreto istruttorio e favoreggiamento, per le informazioni arrivate ai vertici Consip durante le indagini sulla centrale acquisti della pubblica amministrazione.

L'iscrizione del ministro sul registro degli indagati risale al 21 dicembre del 2016, il giorno dopo l'audizione, davanti agli inquirenti di Napoli, nella quale l'ex ad di Consip Luigi Marroni aveva ammesso di aver saputo dal ministro dell'indagine in corso sulla centrale acquisti della pubblica amministrazione. Il fascicolo passò subito a Roma per competenza e il 27 dicembre il ministro si presentò a Piazzale Clodio per essere sentito dagli inquirenti.

Non c'è solo l'attuale ministro dello Sport, Luca Lotti. La Procura di Roma ha chiesto al gip Gaspare Sturzo di prorogare di ulteriori sei mesi le indagini aperte nei confronti di altre undici persone, in relazione ai vari filoni di inchiesta sulla vicenda Consip. E così assieme a Lotti ci sono il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, Tullio Del Sette, il comandante della Legione Toscana Emanuele Saltalamacchia, indagati per la fuga di notizie. Su questo fronte, i magistrati hanno ancora in piedi una serie di attività istruttorie "volte a ricostruire la catena di comunicazione all'interno della struttura gerarchica dell'Arma, così come i contatti tra le persone che legittimamente erano a conoscenza dell'indagine e gli indagati". Richiesta di proroga anche nei confronti di Tiziano Renzi, padre dell'ex premier, degli imprenditori Alfredo Romeo e Carlo Russo, e dell'ex parlamentare del Pdl Italo Bocchino, che di Romeo agiva da consulente: per i pm che indagano sulla natura degli accordi illeciti tra Romeo e Russo e cercano di capire il ruolo svolto dagli altri due, "sono in corso riscontri sui tabulati telefonici e attività di raccolta di informazioni da parte di persone informate sui fatti"."

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